Il Concordato Preventivo Biennale

di Francesco Cosner

Il nuovo Concordato Preventivo Biennale (c.d. CPB) è un accordo che l’impresa può fare con il fisco e che permette, per un biennio, di pagare le imposte sui redditi non sulla base dei ricavi e dei costi aziendali ma sulla base di quanto preventivato dall’Agenzia delle Entrate.

I contribuenti che applicano gli ISA (ex studi di settore) e gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che aderiscono al regime forfettario.

I requisiti di accesso sono principalmente tre: assenza di debiti fiscali di rilevante entità nei confronti dell’Erario, regolare presentazione della dichiarazione dei redditi e assenza di condanne per reati fiscali, societari o di riciclaggio.

L’accesso al nuovo Concordato Preventivo Biennale, a partire dal 2024, è facoltativo e vi sono due aspetti da tenere in considerazione:
1. Il contribuente può decidere se richiedere o meno all’Agenzia delle Entrate di formulare la proposta di reddito;
2. Se la proposta viene richiesta, potrà essere accettata o rifiutata dal contribuente.

Possono essere interessate le imprese che hanno la ragionevole certezza di realizzare nei prossimi due anni un reddito superiore rispetto a quello calcolato dai software dell’Agenzia delle Entrate

La valutazione della convenienza deve essere fatta a cura di un fiscalista esperto, che conosce l’istituto, sulla base dei budget dell’impresa relativi al biennio 2024-2025.

Il fiscalista dovrà calcolare anche la convenienza o meno dal punto di vista previdenziale.

Il budget, oltre ad essere un documento reso di fatto obbligatorio dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, rappresenta uno strumento ormai indispensabile per le imprese di ogni dimensione, anche nei rapporti con gli istituti di credito.

L’impresa che intende valutare in maniera corretta la convenienza del concordato dovrà procedere con la redazione di un budget, contestuale stima delle imposte prospettiche e successiva valutazione a cura del fiscalista.

Per maggiori informazioni siamo a disposizione.

STUDIO COFIS