La detassazione delle mance dei lavoratori di alberghi, ristoranti e bar

di Ilenia Girardi

La Legge di bilancio 2023 ha introdotto un regime fiscale di vantaggio per le mance erogate dai clienti al personale (ad esempio, camerieri e facchini) delle strutture ricettive e degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande.

Il nuovo regime agevolato mira a rendere più attrattive le professioni a contatto con la clientela nel settore ricettivo e ristorativo, in tal modo ponendo un argine alle difficoltà di reclutamento denunciate dai datori di lavoro.

Sarà pari al 90% per imprese con non più di 5000 dipendenti in Italia e valore del fatturato fino a 1,5 miliardi di euro.

Per le somme classificate come mance al personale è prevista l’applicazione di un’imposta sostitutiva con aliquota del 5% (articolo 1, commi da 58 a 62, L. 197/2022).

Le somme destinate dai clienti ai lavoratori a titolo di liberalità (mance), anche attraverso mezzi di pagamento elettronici, poi riversate dal datore di lavoro ai propri dipendenti costituiscono redditi di lavoro dipendente, sono escluse dalla retribuzione imponibile ai fini del calcolo dei contributi di previdenza e assistenza sociale e dei premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, non sono computate ai fini del calcolo del trattamento di fine rapporto.

L’applicazione della normativa in esame dovrà essere discussa sia con il consulente d’impresa che con il consulente del lavoro.

Per maggiori informazioni siamo a disposizione.

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