Le agevolazioni per l’acquisto di beni strumentali
di Ilenia Girardi
La Legge di Bilancio 2023 ha apportato significative modifiche al Credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali.
Rientrano nell’agevolazione:
1. beni materiali nuovi “Industria 4.0” di cui alla tabella A della Legge di bilancio 2017;
2. beni immateriali nuovi “Industria 4.0” di cui alla tabella B della Legge di bilancio 2017.
Non rientrano più i beni “generici”, ossia diversi da quelli di cui alle citate tabelle.
Viene riconosciuto un credito d’imposta pari al:
• 20% del costo per investimenti fino a 2,5 milioni di Euro;
• 10% del costo per investimenti superiori e fino a 10 milioni di Euro.
È riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 15% del costo nel limite massimo di 1 milione di Euro.
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione in tre quote annuali di pari importo a decorrere dall’anno di interconnessione.
Sì, il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni che hanno ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo non porti al superamento del costo sostenuto.
È necessario conservare la seguente documentazione:
- fatture ed altri documenti relativi all’acquisto dei beni agevolati con il riferimenti alle disposizioni (credito d’imposta ex art. 1, commi da 1051 a 1063, Legge n. 178/2020);
- Durc di regolarità contributiva;
- per i beni strumentali 4.0 di importo superiore ad Euro 300.000,00 si prevede l’elaborazione di una perizia tecnica asseverata. Per importi inferiori, l’azienda deve dotarsi di un’autodichiarazione, sottoscritta dal proprio legale rappresentante, accompagnata da un’analisi tecnica riportante i requisiti tecnici 4.0.
È possibile comunque richiedere la perizia tecnica asseverata anche per importi inferiori a 300.000 € laddove l’azienda scelga comunque di attestare la veridicità del fascicolo tecnico disposta da un tecnico competente.
Per maggiori informazioni siamo a disposizione.
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